venerdì 12 luglio 2013

Haiku

Voglia di cazzo che sta travalicando ogni limite possibile.

Sono allo sbando, trasudo da ogni maledetto poro. La gente sembra leggermi nel pensiero, quando cammino i tipi che incrocio si scostano e cambiano strada (...). Devo avere delle idrovore al posto degli occhi, roba che quando ti puntano senti il rumore del risucchio prima ancora di incrociarne lo sguardo. E' umiliante.

Ciò nonostante, è paradossale, ma saltano in aria tutti i clichè. In tempo di guerra mi son proprio rotto il cazzo delle trincee, non ne posso più di accontentarmi - delle frocie pompinare, dei casi umani psicotici e sghembi da cui riesco comunque a farmi arrapare, dei Baffometti stagionati ma bentenuti che trovi a battere alle mura.

Voglio fare una pompa, dura, a un maledetto stronzo di quartiere - trugno, malpalestrato e villoso, con la tuta e i calzini bene in vista fuori dalle scarpe da ginnastica, odoroso e cacirro e con le orecchie piene di anelli. E' il mio turno, cazzo.

Non può e non deve succedere a tutti tranne che al povero stronzo che sono.


lunedì 1 luglio 2013

Sexual Tension


Ovvero quando scopri che quello che pensavi essere solo una circostanza allucinante, un turbinìo, in realtà ha un nome ben preciso, è più diffusa di quanto pensi e ci hanno fatto pure un film sopra.

Lui è etero, o tu sei etero, o entrambi. O ancora: si è entrambi fidanzati (con altri/e) e non ci si piace. O ancora bis: semplissimi colleghi o compagni di scuola. O ancora bis bis: si è soltanto amici, magari da molti anni. O ancora bis bis quatris: tutte queste cose insieme.


Eppure, quello sguardo che si sofferma dieci millisecondi più del normale (nessuno può farci caso, ma tu si) magari in palestra. Lo scherzo scemo, la palpatina al culo o al pacco urlando e facendo la macchietta ai froci, slinguazzando nell'aria e tirando a sè la faccia dell'altro a due centimetri dal naso. L'amichevole e virilissimo braccio sulla spalla, l'abbraccio fraterno in mezzo a una risata tra compari - niente di compromettente eh! Ma un trasporto strano ce lo avverti. E, tarlo più grosso nel cervello - non ti dispiace affatto.

Mai capitato?

Di film io ne guardo davvero pochi. E' troppo importante, è uno schiaffo nella faccia, è una frustata all'anima quando uno mi da effettivamente qualcosa, ne vengo risucchiato dentro e fatto girare tipo lavatrice. Sembra un paradosso, ma è per questo che non voglio assolutamente rischiare di subire, invece, due ore o più di qualche merdata terrificante: è un trauma, vengo irrimediabilmente inquinato dentro, peggio ancora se intrappolato in un cinema cogli amici affianco senza potermi alzare e scappare via urlando - sensazione pericolosamente vicina al rapimento.

Rapine, inseguimenti, sesso tra sfingi hollywoodiane fatte con lo stampino, missioni impossibili, sparatorie acrobatiche, cazzate inverosimili, irreali e inutili. Ma per che cosa? Intrattenimento? Inteso come 'trattenere due ore della tua vita', probabilmente.

Ma questo è semplicemente brutale.
(Lo si può guardare qui).

E lasciamo parlare il film. M'è costato svariati schizzi sotto la scrivania, non roviniamolo a parole.

Concludo con un esempio FULMINANTE, preso dalla vita reale, che ho trovato su Youtube. Benedetto candore da personal trainer...! Tocco leggerissimo - appena percettibile - la punta delle dita che sfiorano proprio li. E' spaventoso come trasmetta ogni minimo brivido che prova quel ragazzetto sotto quelle mani, che poi cingono i fianchi, sfiorano nell'incavo, sempre intorno . Fa perfino fatica a concentrarsi, cazzo! Il sorrisone, tra l'imbarazzato e il barzottello che fa a 1:53. Poi l'accompagna deciso prendendogli i polpacci a nudo... su e giù, su e giù. No dai. Vengo.




Comunque, qualcuno nei commenti ha sintetizzato meglio di me.