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venerdì 12 luglio 2013

Haiku

Voglia di cazzo che sta travalicando ogni limite possibile.

Sono allo sbando, trasudo da ogni maledetto poro. La gente sembra leggermi nel pensiero, quando cammino i tipi che incrocio si scostano e cambiano strada (...). Devo avere delle idrovore al posto degli occhi, roba che quando ti puntano senti il rumore del risucchio prima ancora di incrociarne lo sguardo. E' umiliante.

Ciò nonostante, è paradossale, ma saltano in aria tutti i clichè. In tempo di guerra mi son proprio rotto il cazzo delle trincee, non ne posso più di accontentarmi - delle frocie pompinare, dei casi umani psicotici e sghembi da cui riesco comunque a farmi arrapare, dei Baffometti stagionati ma bentenuti che trovi a battere alle mura.

Voglio fare una pompa, dura, a un maledetto stronzo di quartiere - trugno, malpalestrato e villoso, con la tuta e i calzini bene in vista fuori dalle scarpe da ginnastica, odoroso e cacirro e con le orecchie piene di anelli. E' il mio turno, cazzo.

Non può e non deve succedere a tutti tranne che al povero stronzo che sono.


venerdì 5 aprile 2013

Prigioniero


Bene, ci siamo. Temevo questo momento, lo sentivo arrivare come la musichetta paranoia negli horror. La mia fantasia sessuale mi ha teso la trappola perfetta.

Vedo sesso ovunque. Voglio sesso ovunque. Voglio vedere sesso ovunque. 

Spio - rubo immagini e le rielaboro col cazzo nella mano. Scruto qualsiasi uomo e a volte mi sorprendo a cercare di farmelo piacere in qualche modo, chiunque esso sia, per arraparmici sopra. Fortunatamente non ci riesco ancora (non è una bella sensazione) anche se, col senno di poi e a sangue freddo, mi rendo conto che costituisce causa e conseguenza del mio sconfinato apprezzamento degli uomini - in generale.

Ogni giorno, persone estremamente mediocri, normali, non immaginano nemmeno (forse) quali bombe incendiarie mi disinnescano nella testa fino a farmi ribollire il sangue. E credetemi, ognuno di questi sogni di mediocrità ad occhi aperti vale più di cento volte un qualsiasi bel tipetto palestrato, vestito a puntino e appena uscito dall'Hair Stylist (e non intendo gli effemminati depilati con 1mm di sopracciglia e bandana del tour di Madonna, tipologie talmente fuori dalle mie orbite che a stento mi appaiono umani).

La normalità, la fottutissima normalità è la trappola.
E' come non aver mai fatto sesso prima, è come aver vissuto solo di surrogati senza aver ancora trovata la persona normale.
E' una malattia - è mancanza di ossigeno - è una corda che tira intorno al collo.

Il mio tutto - non è altro che fare sesso, stramaledetto lurido sesso con un etero.
Ma come si fa?

Svegliatemi da quest'incubo.

Baby baby baby
Don't you shave your legs
Don't you double comb your hair
Don't powder puff
Just leave it rough
I like your fingers bare.

I don't need love
Forget that stuff
You know that I don't care.

I need a man

mercoledì 22 febbraio 2012

My name is Luka

Luca ha un paio d'anni in meno di me, per quanto gliene abbia dati sei secchi in più quando l'ho conosciuto (con suo sommo stupore da diva affranta) e sono poche le persone che hanno la sua fortuna sfacciata. La sua capacità di apparire manifestatamente gay ma di non essere fastidioso per l'eros-eteros. Indubbiamente effemminato ma per niente viscido - tratti del viso spigolosi e particolari, pelle chiara ma molto mediterraneo. Estroverso fino a non capire più dove ti sta portando ma mai invadente - capelli ricci neri e incurati, abbigliamento spartano ("Oh stasera ho la tuta non portarmi in giro per bar che mi ridono dietro").

Luca per mantenersi l'università fa l'animatore e balla/canta/coreografa in un gruppo teatrale e Dio solo sa un gruppo teatrale che miniera di fricchettofinocchi sia, specie se fanno musical, e puntualmente mi racconta del suo collega di turno quello etero che fa lo scemo con lui. "Un bel tipo eh! Però è scemo... E' da un po' di settimane che scherza scherza, viene e mi tocca il pacco". E poi gliel'ha toccato anche lui, perchè alla fine si è incazzato (eh!). "Oltretutto sembra avercelo bello grosso, cazzo!"

Per me resta uno dei misteri più cruciali da dissolvere. Sono 'cresciuto' nutrendo un malcelato astio verso questo genere di personalità, devo ammetterlo, ma lui ha cambiato di molto il mio punto di vista. Innanzitutto perchè lui è lui ed è un mio amico, e poi perchè anche lui è cambiato da quando ci siamo conosciuti. Diciamo che ho visto la sua metamorfosi, ho ancora ben in mente il ragazzetto spaccone di quattro anni fa, che con molti meno scrupoli si era fatto avanti da vero siciliano quale è. Ora la vita è più dura per tutti e la maturità bussa forte. Comunque la metamorfosi dev'essersi arrestata proprio al punto giusto.

Luca e il suo collega andranno in Spagna insieme tra un mesetto. Quello gli ha già detto:
"Oh Luca ma ci faremo la doccia insieme?" - "Si, e io ti tocco"
"Seee, guardi semmai" - "No no tocco"

"Oh, io quello li me lo voglio inculare, cazzo"

Beata incontentabilità. Io non avrei aspettato nemmeno la seconda palpatina per inginocchiarmi, e forse è proprio questo che fa di me un intoccabile. Dev'essere quella scintilla nello sguardo quando negli spogliatoi quello davanti a me si sta infilando gli slip, le immediate e incontrollabili piccole reazioni che ho, i muscoli del viso, la pupilla che si spalanca, l'impacciataggine che mi prende e che sembra urlare "E PORCA TROIA" al posto mio. Forse questo non funziona.

Oddio, gli etero vanitosi ci sono eccome e sono sempre di più - a volte addirittura preferiscono pavoneggiarsi coi gay che con le ragazze  - siamo come un porto sicuro, una specie di tester. Lo specchio-specchio-delle-mie-brame dal feedback istantaneo (e tu, scemo, che ti chiedi se vogliano qualcosa da te). Ma se vedono troppa risolutezza, il risucchio dello sguardo ammiratore, si sentono in territorio nemico, non sono più sicuri ad esporre la merce. Molto meglio lo sguardo sporadico e timido, esitante e colpevole. Ma l'asso nella manica di Luca, mi è parso di capire, è la tattica del rifiuto. Incredibile ed impossibile per me da applicare, ma almeno altre 3 volte mi ha parlato di qualche bisex strafico che voleva baciarlo. In giro tra amici mezzi sbronzi, scherza che ti rischerza...
"bla bla bla Luca sei gay bla bla bla io non avrei problemi a baciare un maschio sai?"
"Seee ma figurati non dire cazzate"
"No no davvero! scommetti? dai baciamoci"
"Ma va! ...no guarda lascia stare".

Forse è lì il trucco. "Oh si io sono gay ma mica ti vengo dietro sai?"

La cosa più ovvia che un etero (o presunto tale, specialmente) si aspetta da un gay è che si squagli letteralmente davanti, specialmente in quello splendido humus triviale dei truzzi sub-sub-piccoloborghesi. Magari è proprio il mancato interessamento che fa scattare la molla, quasi una competizione. "Com'è possibile che sto finocchio non mi sbavi? Non sono maschio-truzzo-fico abbastanza? Oh vedrai se non me lo faccio".

Se penso che un annetto fa gli avevo anche prestato la guida perfetta, come conquistare un etero e vivere felici, perchè un tizio etero (che strano!) del musical gli sembrava ci stesse provando (eeeeeeh) e doveva trovare assolutamente il modo di combinare.

Lo riaccompagno a casa dopo aver fatto un giro sulle alture e ci fumiamo l'ultima sigaretta in macchina dal suo portone. La mano si agita furtiva almeno tre o quattro volte per riaggiustarsi il fringuello dentro la tuta preannunciata già dal messaggino a inizio serata. Non ci posso credere. Per una volta cerco di non pensar male e guardo fuori dal finestrino con molto coinvolgimento, questo quartiere anonimo è davvero interessantissimo.

"Notte Lu! Ci sentiamo presto" "Notte grazie smack smack"

Rifiutare baci bisex da un tipo fico. Mmmh. Impara l'arte vah